[...]
Il buio prende lentamente il posto della luce e mi trovo in Via Panelli di fronte al civico 103.
Mi sembra il momento adatto per derubare le cantine di questa simpatica palazzina, ma ho un problema: un ostile barbone che vive lì di fronte blocca l’ingresso. Decido di entrare dal locale della portineria, dove però anche qui una portinaia, intenta a sciogliere i suoi bigodini, mi impedisce di entrare. Approfitto però del momento in cui questa si gira per cercare la lacca per i suoi capelli per intrufolarmi, ma ecco che al primo gradino inciampo e mi ritrovo a rotolare per non farmi scoprire.
Finalmente sono nelle cantine, inizio a prendere tutto quello che riesco a tenere tra le mani, ma inciampo sulla centralina elettrica facendo andare via la corrente di tutto il palazzo. Inizio a sentire i passi e le voci degli inquilini che si dirigono verso la cantina per capire cosa sia successo e non sapendo cosa fare cerco di scappare, ma ecco la portinaia, che comincia senza sosta ad urlare avvertendo tutti della mia presenza; provo a fuggire ma comincia a colpirmi con la bomboletta della lacca e nonostante ciò riesco a togliermela di torno.
Arrivo all’ingresso, dove però il barbone, che aveva sentito le urla della poveretta, cerca di braccarmi inseguendomi per tutto l’atrio, ma ad un certo punto inciampa sullo stesso gradino su cui anche io precedentemente ero caduto e non riesce più ad alzarsi, dandomi la possibilità di scappare senza farmi prendere.